La distilleria
Distillerie Francoli nasce a Ghemme nel 1951 da Luigi Francoli. E’ un’azienda attiva nella produzione di Grappa sin dal secolo scorso. Tuttora condotta dalla famiglia Francoli, l’azienda si occupa della produzione e della vendita di Grappa, liquori e distillati.
Grappa Luigi Francoli è il principale marchio dell’azienda. La produzione iniziò per passione nel 1875 quando Luigi Guglielmo Francoli si dedicò all’arte distillatoria. Distillerie Francoli ha nel proprio DNA una filosofia produttiva che rispetta e preserva l’ambiente e le persone che ci vivono. In particolare, adotta da più di vent’anni processi produttivi eco-friendly. Ovvero l’utilizzo completo della materia prima grazie all’essiccazione della vinaccia che fornisce energia per il processo produttivo. Elettrofiltro per la riduzione dell’emissione dei fumi rilasciati in atmosfera. Ricircolo delle acque per il raffreddamento. Francoli è la prima distilleria ad aderire al progetto Impatto Zero®. Ovvero le emissioni di anidride carbonica dovute alle attività commerciali dell’azienda sono compensate dalla riforestazione di adeguate superfici. Grazie all’adesione a questo progetto l’azienda contribuisce alla tutela di una media annuale di oltre 340 mila mq di foresta in Costa Rica.
Distillerie Francoli si trova in Alto Piemonte, area vocata alla produzione di vini di qualità. La prima testimonianza di vinificazione risale ai Celti, nel IV secolo a.C. I Romani consolidarono tale attività e ne documentarono le sue peculiarità. Le testimonianze indicano che, durante i secoli, i vini di Ghemme e Gattinara hanno sempre mantenuto la loro eccellente qualità.
La produzione
Le vinacce utilizzate in Distillerie Francoli provengono sia dall’Alto Piemonte sia da altre aree del Piemonte viticolo. Parte vinacce viene stoccata in sacchi ed una parte nelle vecchie vasche di contenimento in cemento. I sacchi contenenti le vinacce si conservano ben sigillati così da imprigionare la CO2 che si sviluppa per fermentazione. Questo inibisce le formazioni di muffe e gli attacchi microbici, tanto deleteri per la qualità della vinaccia. Un altro vantaggio dei sacchi è di poter tenere separate le diverse tipologie di uve.
Lo stoccaggio nelle vasche di contenimento prevede la stessa logica dei sacchi. Le vinacce ben pressate e ricoperte con teli di nylon, sigillate ai lati con della sabbia posata manualmente, vengono preservate da fermentazioni indesiderate, muffe, ecc. Lo scopo è sempre quello di tenere lontano l’ossigeno dell’aria ed evitare rifermentazioni, sviluppo di muffe, acescenza, ecc., proprio come nei sacchi. Quando la vasca viene scoperta si procede, manualmente con un rastrello, a togliere la parte superficiale della vinaccia, che potrebbe presentare una leggera acescenza, e solo quando la vinaccia è bella profumata la si porta a distillare. Le vasche ogni anno sono purificate con calce che sterilizza la loro superficie e le rende pronte ad accogliere la vinaccia senza la contaminazione dei residui delle campagne precedenti.
Il processo di distillazione inizia con il passaggio della vinaccia dei disalcolatori, all’interno della distilleria ne troviamo uno di tipo verticale ed uno di tipo orizzontale. Il liquido che fuoriesce dai disalcolatori, in gergo chiamato Flemma, viene inviato alle colonne di distillazione, per l’estrazione del cuore del distillato.
La grappa viene affinata in vasche di acciaio per un periodo di riposo di circa sei mesi oppure destinata all’invecchiamento. In questo caso riposa mediamente per un periodo di circa due/tre anni in grandi tini di rovere di Slavonia e in barrique di rovere francese del Limousin per qualche mese.